Volevo fare la modella ma i #tabù non vogliono il mio #brand


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Sfilata primavera-estate 2017? Seee… magari!

Fare la modella di accessori, o make-up di moda? Un sogno che posso realizzare solo in gioco al centro commerciale. Si, perchè sono in carrozzella e “i #target” ragionano solo per tabù e retaggi culturali.

Sono impegnata da decenni sul fronte dei diritti e della promozione per una cultura differente verso le persone disabili, creo progetti e promuovo idee proprio sull’approccio mediatico; mi chiedo perché una persona disabile ancora non può fare la modella/o  per aziende di moda vere e proprie, in modo serio, non solo per mettere in evidenza la sua disabilità?

Quando ci chiamano per fare foto, interviste o a posare come modelli, è solo per interpretare il ruolo di disabile, per far risaltare la nostra disabilità, per parlare di essa. Mai che gli venga in mente che siamo in grado di essere intervistati per nostri pregi per la nostra capacità, per promuovere accessori, vestiti, make-up in modo professionale e serio esattamente come i ‘normodotati’!

Sono davvero scocciata per questa indifferenza, la mia battaglia ormai è decennale in merito, ma non voglio fermarmi, un giorno potremmo anche noi diventare testimonial di griffe di moda e associati alla bellezza senza strumentalizzazioni, compartimenti, ghetti, integrati con pari dignità, nella comunità.

©Lorella Ronconi